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Cronaca

All'origine la storica rivalità intestina fra genoani dell'ex Speloncia e il resto della gradinata: la scintilla è stato uno striscione al Ferraris degli ultrà perugini vicini al Nucleo
1 minuto e 58 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA -Nessun appuntamento, non è stato uno scontro organizzato fra le due fazioni quello andato in scena sabato sera alle 18 in piazza Galileo Ferraris, ma è un vero e proprio attacco da parte degli ultrà dei gruppi 5R e Caruggi vicini alla sinistra contro i nemici del Nucleo ex Brigata Speloncia, notoriamente di destra, rei di avere esposto uno striscione della Brigata dei tifosi perugini, avversi alla tifoseria di sinistra che infatti ha vissuto il gesto come una provocazione.

La dinamica degli scontri è al vaglio dei poliziotti della Digos titolare delle indagini che stamane hanno effettuato una minuziosa perquisizione della sede del Nucleo, in stradina dietro piazza Galileo Ferraris: dentro sono stati sequestrati una cinquantina di artifizi pirotecnici da stadio, fumogeni, torce e razzi. Sequestrati anche alcuni telefonini. Alle porte del club poi sono stati posti i sigilli, il locale è stato chiuso in attesa di ulteriori verifiche all'interno da parte degli investigatori.

Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire gli antefatti poi sfociati negli scontri.

Di certo la scintilla è stato lo striscione dei perugini di destra vicini all'ex Speloncia esposto ieri all'interno del Ferraris. Da lì l'offensiva da parte degli altri gruppi.
Una maxi rissa che è stato attacco impari: cento ultrà di "sinistra" armati sino ai denti e travisati sono spuntati da corso De Stefanis contro appena venti ultrà del Nucleo di "destra", situati davanti al loro club, fra di loro anche alcuni perugini della Brigata.

Un'offensiva che poteva trasformarsi in una mattanza se non fosse intervenuta la polizia. Nella piazza sono rimasti cinque feriti, quattro del Nucleo più uno di Perugia, il sesto ferito (e denunciato), facente parte dei gruppi della maggioranza, invece è stato identificato al pronto soccorso. Uno dei tifosi, a fare capire la violenza degli scontri, è stato soccorso in codice rosso.

La rivalità fra la maggior parte degli ultrà genoani e la minoranza del Nucleo ha origini lontane, nel fatto che la gradinata Nord notoriamente più vicina alla sinistra tollera con sofferenza la minoranza di destra, invisa anche ad altre tifoserie storicamente vicine alla Nord, dai pisani, ai tifosi dell'Ancona e del Perugia, dentro i quali però c'è la Brigata di destra. Alcuni di questi ultrà avrebbero passato la serata nella sede del club del Nucleo e poi alla partita hanno esposto il loro striscione. Un gesto che è stato vissuto come un affronto dagli altri ultrà genoani, da qui la decisione della spedizione punitiva.

 

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