RIVA TRIGOSO - Sono tre ragazzini di 16 e 17 anni, stranieri, gli autori del rogo che ha incenerito la 'casa' del Bagnun, a Riva Trigoso. Sarà la Procura della Repubblica per i minori ad occuparsi dei tre che sono stati identificati da carabinieri e polizia urbana grazie al circuito di videosorveglianza che copre l'intera frazione.
Secondo quanto appreso, l'incendio sarebbe stato appiccato per vendicarsi di essere stati redarguiti due settimane prima dai soci, visto che i tre ragazzini avevano danneggiato e forzato la porta oltre a salire sui tavoli con le biciclette. L'incendio, che ha letteralmente raso al suolo la baracca di legno, avrebbe potuto avere conseguenze tragiche per loro e per i vigili del fuoco accorsi: infatti nella sede si trovavano alcune bombole di gas per la preparazione dei piatti.
A Riva Trigoso intanto si sta predisponendo l'opera di bonifica del materiale ligneo e ferroso rimasto e alla messa in sicurezza dell'area in vista della imminente stagione balneare.
Riva Trigoso, a fuoco il Bagnun: la solidarietà della politica - I FATTI
Il Comune da parte sua ha comunicato alla assicurazione la perizia dei danni che supera i 200.000 euro tra la messa in sicurezza dell'area ed un nuovo progetto per creare una sede nuova. Anche l' Associazione del Bagnun si costituirà contro i piromani per i danni alle infrastrutture andate distrutte (impianto stereo, armadi e scaffali, cucina, impianti).
Centinaia da tutta la Liguria sono state le iniziative di solidarietà versa l'Associazione del Bagnun che per decenni ha girato l'Europa portando il vessillo della Regione e del Tigullio insieme al tipico piatto di acciughe e gallette. Oggi anche una ditta lombarda si è offerta di realizzare gratuitamente la copertura della nuova sede.