NAPOLI - Il giocatore del Monza, ed ex Genoa, Armando Izzo è stato condannato giudici della VI sezione penale del Tribunale di Napoli a 5 anni Armando Izzo per concorso esterno in associazione mafiosa e frode sportiva. Il difensore è stato coinvolto in una inchiesta su calcioscommesse e criminalità organizzata.
I fatti risalgono a quando giocava nell'Avellino, in Serie B. Dunque prima di arrivare al Genoa. Izzo è accusato di aver condizionato la sfida del campionato 2013-2014 tra Modena-Avellino (terminata 1-0 per i padroni di casa) insieme a due compagni di squadra, Francesco Millesi e Luca Pini, a loro volta imputati in un altro procedimento. Secondo il capo di imputazione i tre si erano “posti stabilmente a disposizione” del clan per “fare da tramite e corrompere giocatori professionisti allo scopo di influire fraudolentemente sui risultati delle partite di calcio del campionato di serie B eventi sui quali gli esponenti apicali della vanella scommettevano investendo proventi illeciti del sodalizio"
Insieme a Izzo sono stati giudicati colpevoli anche il cugino, Umberto Accursio, capo di uno dei clan attivi nella zona di Secondigliano, e Salvatore Russo, legato allo stesso clan. Per loro la condanna è a un anno e mezzo. Izzo ha militato nell'Avellino dal 2012 al 2014. Poi a partire dall'estate del 2014 fino al 2018 ha vestito la maglia del Genoa collezionando 101 prensenze condite da due reti.