GENOVA - Erano le 22.59 del 7 maggio 20l3 quando la nave Jolly Nero della compagnia Messina urtò e fece crollare la torre Piloti di Molo Giano, un fiore all'occhiello del porto di Genova: una tragedia costata la vita a 9 lavoratori.
A distanza di dieci anni alla stessa ora le sirene del porto di Genova suoneranno tutte insieme. Poi saranno lanciate le corone di fiori in mare.
Ai Caduti della Torre da sarà dedicata la via ai Magazzini Generali che sfila dietro i Magazzini del Cotone. La santa messa per i familiari delle vittime invece sarà celebrata alle 18 nella cattedrale di San Lorenzo dall'arcivescovo emerito di Genova Angelo Bagnasco.
Per quella tragedia che ha segnato la storia di Genova sono state aperte due inchieste: in quella principale per il crollo la sentenza definitiva ha assolto il pilota del porto Antonio Anfossi, il comandante d'armamento Giampaolo Olmetti e il terzo ufficiale Cristina Vaccaro.
Riduzioni di pena in Cassazione per il comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni, condannato a sette anni, per il primo ufficiale della nave Lorenzo Repetto, 5 anni, e per il direttore di macchina Franco Giammoro, condannato a 4 anni.
Tutti condannati in primo grado ma assolti in appello lo scorso marzo invece i sette indagati sull'inchieste bis sulla collocazione della torre aperta dopo la denuncia di Adele Chiello, madre di Giuseppe Tusa, una delle vittime.
Una sentenza che ha fatto indignare la mamma coraggio: "Erano lavoratori uccisi mentre facevano il loro dovere, i superiori dovevano proteggerli, questa è un'ingiustizia".