GENOVA - Lunedì mattina la titolare di un negozio di parrucchiere in Via Targa, all’apertura si è accorta subito che la porta era stata forzata e che mancavano sia la cassa che la sua borsa.
La donna ha quindi chiamato il 112 e all’arrivo di una pattuglia ha specificato che nel locale oltre la cassa e la sua borsa, con all’interno carte di debito e documenti vari, mancavano anche un salvadanaio contenente 50 euro suddivisi in monete da 2, una valigia ed alcune caramelle.
I poliziotti hanno visionato le telecamere di sorveglianza che mostravano chiaramente il momento del furto ed il rispettivo autore. Le ricerche sono inizate subito nella zona circostante, quando intorno alle 9:30 la banca ha informato la vittima del furto che una delle carte di debito asportate era stata utilizzata in una tabaccheria di Piazza Darsena.
Gli operatori, tra cui anche una pattuglia del Commissariato Centro, si sono diretti subito verso la piazza dove hanno immediatamente riconosciuto il 31enne poiché corrispondeva perfettamente al soggetto ripreso nei video prima visionati, che stazionava nei pressi della tabaccheria in compagnia della fidanzata. I due alla vista delle pattuglie hanno tentato di defilarsi imboccando l’entrata della metro ma sono stati immediatamente bloccati. Entrambi hanno assunto un atteggiamento ostile, spintonando gli agenti e non collaborando ai controlli.
Grazie alla perquisizione effettuata a carico del 31enne sono emerse 4 carte di debito, 25 monete da 2 euro, 200 euro in contanti e alcune caramelle: il tutto corrispondeva perfettamente, sia nella cifra (ammontate ad un totale di 276 euro), che nei particolari a quanto de denunciato dalla titolare del negozio. L’uomo, ormai alle strette ha dichiarato di aver usato la carta di debito per acquistare un pacchetto di sigarette e ha indicato il cassonetto dove aveva gettato la cassa, la borsa e la valigia rubate qualche ora prima.
Il processo in direttissima tenutosi ieri mattina si è concluso con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. Denunciata per resistenza a Pubblico Ufficiale la donna.