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Cronaca

Gli scontri avvenuti venerdì sera all'ingresso dello stadio Ferraris di Genova in occasione dell'ultima giornata di campionato, con un bilancio di una decina di agenti feriti, lasciano degli strascichi
1 minuto e 43 secondi di lettura
di Andrea Popolano

GENOVA -  Gli scontri avvenuti venerdì sera all'ingresso dello stadio Ferraris di Genova in occasione dell'ultima giornata di campionato tra Genoa e Bari con un bilancio di una decina di agenti feriti (leggi qui) lascia degli strascichi con un'attenzione rivolta anche allo stadio.

Il Sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp) in una nota scrive: “In occasione della partita tra Genoa e Bari si è verificato l’ennesimo paradosso che ci presenta il mondo del calcio. In un giorno che doveva essere di festa per molte famiglie genovesi lo stadio si è trasformato in una enclave di violenza e illegalità. Ancora una volta si è rivelata la inadeguatezza di diversi aspetti dell’impianto dello stadio di Genova, dove gli operatori di Polizia sono costretti ad operare in condizioni che si rivelano in troppe occasioni proibitive”, spiega Filippo Nurra, segretario generale provinciale del Siulp.

Lo stadio Ferraris è stato scelto tra quelli che andranno nel 2023 a ospitare gli Europei di calcio se questi dovessero essere assegnati all'Italia. Il ballottaggio è con la Turchia e in autunno si saprà se sarà il Bel Paese a organizzare l'evento Uefa. In caso positivo il Ferraris verrà ammodernato secondo i criteri stabiliti (Leggi qui).

Intanto dal Sindacato italiano unitario lavoratori polizia arriva la denuncia di quanto accaduto venerdì sera: "Gli agenti posti a presidio degli ingressi hanno dovuto lottare per non essere circondati da chi voleva sfondare per entrare senza biglietto e chi dall’interno aggrediva per pura ostilità. Oltre dieci agenti sono rimasti feriti e il luogo dello sport e del tempo libero si è trasformato in teatro di assurda aggressione. Il paradosso si estende anche al fatto che i colleghi stavano tutelando anche la sicurezza delle migliaia di tifosi assiepati nella gradinata nord e che correvano i rischi di un afflusso insostenibile per la struttura".

Il Siulp infine esprime la solidarietà ai "colleghi feriti del 6° reparto mobile e a tutti i colleghi impegnati nell’occasione e ritiene che tutti i soggetti coinvolti debbano impegnarsi subito per migliorare la sicurezza di poliziotti e veri tifosi, senza più ammettere spazi di illegalità che rischiano di consolidarsi"