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Cronaca

Delfino finirà di scontare la condanna a 16 anni e otto mesi a fine luglio ma aveva beneficiato di una serie di sconti, previsti dal codice, che avevano anticipato la data di uscita dal carcere a giugno
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di Aurora Bottino

GENOVA - L'ex barista killer Luca Delfino che uccise nel 2007 la sua ex compagna Antonella Multari a Sanremo, potrebbe non uscire a giugno, come da programma grazie ad alcuni sconti di pena, visto il suo coinvolgimento in una rissa in carcere. L'uomo è "ancora socialmente pericoloso" e per questo sarebbe comunque dovuto stare in una Rems "per sei anni e sei mesi"

Il tribunale di sorveglianza di Genova potrebbe infatti respingere il reclamo presentato dall'uomo contro la revoca di uscita anticipata dal carcere. Oggi c'è stata la discussione e i giudici si sono riservati di decidere nei prossimi giorni.

Delfino finirà di scontare la condanna a 16 anni e otto mesi a fine luglio ma aveva beneficiato di una serie di sconti, previsti dal codice, che avevano anticipato la data di uscita dal carcere a giugno. Il beneficio era stato però revocato per una rissa a cui Delfino avrebbe partecipato.

Il killer Luca Delfino passerà sei anni e mezzo nella Rems - LA NOTIZIA

L'ex barista ha negato di avervi preso parte e per questo ha fatto reclamo. L'omicida, difeso dall'avvocato Riccardo Lamonaca, era stato condannato anche a rimanere per cinque anni in una Rems, una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, perché ritenuto socialmente pericoloso. Nelle scorse settimane il tribunale di Massa aveva prolungato il periodo di permanenza a sei anni e mezzo. Lui stesso aveva detto di "essere consapevole di avere bisogno di un percorso di cura per potere ricominciare una nuova vita con la sua famiglia" e per questo ha chiesto di potere essere trasferito nella Rems sulle alture di Pra'.

Una notizia che ha gettato nello sconforto chi vive vicino alla residenza di via Fedelini: "Io voglio la pistola perchè mi devo difendere. In qualche modo mi devo difendere, se lo Stato non mi difende da queste persone mi difendo io, voi cosa fareste?", ha raccontato a Primocanale uno degli abitanti.

I giudici hanno riconosciuto che Delfino deve essere seguito in una struttura e deve essere sottoposto a cure che non ha mai ricevuto in carcere. Ha preso atto che "ha chiesto per la prima volta scusa ai genitori della vittima" anche se bisogna capire se sia stato "un pentimento reale e sentito o strumentale".