GENOVA -"Non mi è piaciuta la deposizione dell'ex ministro Delrio, troppi non so e silenzi, dal mio punto di vista non è ammissibile che un ministro che gestisce la parte politica e non la parte tecnica non si ricordi e si disinteressarsi ai controlli, troppo comodo fare il ministro così".
E' duro il commento di Egle Possetti, portavoce dei familiari delle 43 vittime del Morandi, alla deposizione dell'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. "La linea della sicurezza è sempre stata nelle prime posizioni della sicurezza dei dettami ministeriali ma a quanto pare non ha funzionato molto perchè poi il ponte è crollato, io penso che non si possa agire così essendo ministro, non si può".
Delrio si è sempre difeso dicendo che ci sono livelli tecnici e livelli politici: "Certamente, però i livelli politici dovrebbero controllare i tecnici, se io delineo un indirizzo e nessuno lo porta avanti forse qualche problema c'è, e allora devo certificarlo. Non è che in Italia possiamo avere solo gli onori, ci sono anche gli oneri e per questo è inaccettabile questo atteggiamento".
Delrio ha detto che anche se avesse visto le interpellanze del senatore Rossi non sarebbe servire perchè a suo avviso erano generiche ed erano indirizzate alla gronda: "Per carità, sì, potrebbe anche essere, ma il discorso che dobbiamo farci un poì di domande e avere anche un po' una visione se ci occupiamo di un certo tipo di quartiere, non posso limitarmi, e non me l'hanno detto e io non lo sapevo, dobbiamo anche entrare nella parte, bisogna lavorare un po' per essere consci di cosa stiamo gestendo".