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Cronaca

La casa si trova in una località isolata raggiungibile solo dopo un sentiero di circa 500 metri, percorribile solo a piedi. Legati al letto collari e corde con cui l'anziana veniva legata e sulla porta della camera una barra di ferro
1 minuto e 29 secondi di lettura
di Aurora Bottino

SAVONA - "Venite subito, mia madre è morta è colpa mia… è colpa mia". È questa la telefonata arrivata al 112 nella mattina di ieri da parte di una donna che raccontava della morte della madre in una casa di Stella, nel savonese. All'arrivo dei carabinieri nell'abitazione, molto isolata e difficile da raggiungere, davanti ai loro occhi una scena da film horror.

Nelle stanze una quantità incredibile di oggetti, condizioni igieniche terribili ma soprattutto legate al letto della donna, morta, corde e collari con i quali, si è scoperto, la figlia di 60 anni la teneva immobilizzata nel letto. La 60enne è stata arrestata per maltrattamenti aggravati e sequestro di persona.

La donna ha raccontato che le corde e i collari servivano a evitare che l'anziana si alzasse di notte e cadesse: allo stesso modo, la sbarra di ferro attaccata con una vite che chiudeva la porta da fuori serviva per evitare che la signora si muovesse di notte, facendosi male. Per cause in corso di accertamento, l'anziana avrebbe tentato di alzarsi dal letto e, forse per un malore, è morta.

La figlia a quel punto ha tagliato la corda che la legava al letto e ha tentato di rianimarla, ma senza successo. Così ha chiamato i soccorsi e ha atteso l'arrivo dei carabinieri.

I militari dell’Arma, diretti dal Sostituito Procuratore Dott. Giovanni Battista Ferro, constatata la situazione, non potevano fare altro che dichiarare la donna in arresto, accompagnandola in Caserma dove veniva sentita alla presenza del predetto Magistrato.

La donna si trova ora in stato di arresto, in attesa del giudizio di convalida, e dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia aggravati.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria