"È stato un confronto corretto - ha spiegato il sindaco Claudio Scajola all'uscita del palazzo di giustizia accompagnato dal suo legale Elisabetta Busuito - con un sostituto procuratore preparto. Abbiamo ragionato sull'intera vicenda: io le minacce non le ho mai rivolte a nessuno in vita mia e non le ho rivolte nei confronti dell'ex comandante dei vigili urbani di Imperia. Abbiamo parlato di tutta questa storia complessa di Maiolino e di quando fui spintonato a Costa D'Oneglia. Abbiamo ricostruito insieme tutto questo periodo in un rapporto franco e positivo che mi ha dato piena soddisfazione".
Scajola, che raggiunto da avviso di conclusione della indagini per presunte minacce al comandante Bergaminelli ha voluto chiarire l'intera vicenda chiedendo un confronto con il sostituto procuratore Bresci, conferma il suo dispiacere per quanto accaduto.
"Sono dispiaciuto ma non preoccupato. Non mi sono mai preoccupato in vita mia, so di aver condotto una vita molto esposta e quando ti esponi pesti anche i piedi, perché prendi decisioni e quando prendi delle decisioni ci sono quelli più soddisfatti e quelli meno soddisfatti. Quando eserciti l'indirizzo di guida, di comando evidentemente non tutti sono allo stesso modi soddisfatti , ma questo non solo è il mio temperamento e la mia storia personale, ma è anche quello che ritengo debba fare chi guida una comunità. Per quanto invece riguarda la famosa frase (mandi sti vigili fuori dai co.....i ndr) è evidentemente una frase volgare che segue una telefonata di provocazioni. Ho usato - conclude - una terminologia non consona, ma questa non è una minaccia: è una risposta irritata nei confronti di chi stava mentendo"