GENOVA - Non l'archiviazione ma nuovi approfondimenti: continua la vicenda giudiziaria legata alla morte di Carlo Manca, l'operaio di 48 anni originario del cagliaritano che morì schiacciato il 10 novembre 2021 nell'area esterna dello stabilimento Sigemi, azienda di stoccaggio di olii minerali di San Quirico.
A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari dopo l'udienza di opposizione all'archiviazione: i parenti dell'operaio hanno presentato un video pubblicato su YouTube che riprende luogo e momenti successivi all'incidente mortale e il giudice ha disposto l'acquisizione prima di decidere se archiviare il procedimento.
L'uomo, secondo la ricostruzione dell'incidente, stava lavorando alla movimentazione dei tubi quando uno cadde dal cavalletto travolgendolo. Manca, che indossava il casco, stava sganciando i tubi, grandi circa 10 metri, dalle cinghie dopo che la gru li aveva appoggiati sul cavalletto, quando uno scivolò colpendolo.
Dalle indagini fatte dagli ispettori della Asl3 non ci sarebbero responsabilità del datore di lavoro, del capo cantiere o del manovratore della gru. L'operaio era adeguatamente formato dalla sua azienda e non erano emerse irregolarità nel cantiere. Gli investigatori avevano anche ipotizzato che a fare cadere i tubi potesse essere stato il forte vento.
Per questo il pubblico ministero Arianna Ciavattini ha chiesto l'archiviazione. I familiari dell'operaio si sono opposti e hanno chiesto una serie di approfondimenti. Il gip ha concesso solo quelli sul video. Il pm ha delegato gli ispettori della Asl ad acquisirlo per la ricerca di eventuali elementi utili allo sviluppo dell'indagine. Dopo potrà decidere se riproporre l'archiviazione o iscrivere qualcuno nel registro degli indagati.