GENOVA - Ancora sangue nel centro storico: nella notte in piazza Caricamento dopo una lite davanti a un kebab un tunisino di 35 anni è stato accoltellato da più fendenti da due ecuadoriani poi rintracciati e fermati dai carabinieri del nucleo radiomobile.
E' successo alle tre della notte.
Il ferito, soccorso dai medici del 118 in codice rosso e trasferito al pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena: dalle prime notizie trapelate pur grave non sarebbe in pericolo di vita.
Tutto sarebbe scaturito davanti al locale dove è divampata una lite poi proseguita fuori fra i due sudamericani e il magrebino, poi colpito dai rivali con almeno due coltellate, fendenti al braccio e al torace, ed è stata questa che ha fatto accasciare il ferito in un lago di sangue.
Trasferito d'urgenza al Villa Scassi di Sampierdarena l'uomo è stato subito sottoposto alle cure dai medici. I due fermati, due ecuadoriani, un trentenne e un ventenne, sono accusati di tentato omicidio in stato di libertà perchè rintracciati successivamente al fatto. L'indagine è ancora in corso.
Appena due giorni fa i comitati di abitanti e commercianti del centro storico hanno incontrato il prefetto di Genova Franceschelli e l'assessore alla Sicurezza di Genova Sergio Gambino per chiedere un cambio di passo nei controlli e nel risanamento sociale della città vecchia, sempre meno sicura e vivibile: fra i punti più a rischio l'ex ghetto, vico Mele, via Pre' e piazza Caricamento.
"Se la situazione non migliorerà - ha detto Christian Spadarotto dell'Associazione di via del Campo e i Carruggi, che ha scritto anche al ministero degli Interni capace di riuscire nell'impresa di mettere insieme ben otto comitati di ogni parte della città vecchia - saremo costretti a scendere in piazza".