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Cronaca

Ecco i sensori che hanno captato e fatto scattare l'allarme nell'edificio evacuato in via Terpi, in Valbisagno
1 minuto e 9 secondi di lettura
di Michele Varì
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GENOVA -Ecco le immagini di quel che resta delle fondamenta del civico di sette piani di via Terpi 20A, a  Montesignano, costruito su terreni in movimento e per questo dopo decenni di inclinazioni e di ritardi finalmente sottoposto a un'opera di messa in sicurezza grazie ai Sisma bonus.



Un intervento che coincide con i lavori avviati a 300 metri di distanza per il grande cantiere dello Scolmatore del Bisagno che metterà in sicurezza Genova dalle alluvioni, lì dove verrà montata la super talpa dove si usano le mine.

Il brillamento degli esplosivi e le palificazioni potrebbero avere influito a sollecitare i sensori posti in ogni angolo delle fondamenta del palazzo. Per questo 26 famiglie sono state evacuate e non sanno quando potranno rientrare nelle loro case.

L'ingegnere strutturista del palazzo Michele D'Ambrini, il tecnico che conosce meglio l'edificio, è stato molto chiaro: "La situazione in questo palazzo è critica da anni, la facoltà di Ingegneria dell'università lo controlla con tanto di monitoraggio già dal 2014 perché aveva forti cedimenti e importanti fessure negli appartamenti, i lavori sono sempre stati complessi da fare perché molto costosi e per il condominio è difficile sostenere certe spese, grazie anche al bonus siamo riusciti a partire con delle lavorazioni e stiamo creando una palificata alla base del muro di contenimento e la ricreazione di una platea di fondazione perché il problema sono i plinti davanti che soffrono da anni e stanno cedendo".

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