GENOVA - L'editore di Primocanale e senatore della XVII legislatura Maurizio Rossi è intervenuto ieri durante la diretta dedicata al caos autostrade che ha coinvolto tutto il nodo di Genova dopo una giornata di incidenti che ha visto anche un motociclista perdere la vita in un sinistro sulla A12.
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"Non è nulla di nuovo", ha chiosato l'editore di Primocanale. "Io mi meraviglio di chi ancora si stupisce che ogni giorno siamo nel caos. Noi dobbiamo capire che siamo in una roulette russa: la più alta percentuale di vittime è sui nostri tratti autostradali, ci sarà una motivazione. I blocchi continui, ci sarà una motivazione: la verità è semplicissima, la rete autostradale della Liguria, ed è scritto anche nell'interrogazione che io ho fatto in Senato sul ponte Morandi prima del crollo, è completamente fuori dalle normative europee: non abbiamo corsie di emergenza, più cantieri, corsie uniche, scambi di carreggiata".
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"Smettono i lavori ma mentono. I danni che ci creano non li paga nessuno, ho letto anche di presidenti di associazioni che ancora oggi si meravigliano. Il problema è che tu non hai una autostrada a quattro corsie come è stata fatta, come andrebbe fatta, qui parliamo di rattoppamenti di un sistema autostradale degli anni '80. "Tapulli" a gallerie che non rispettano le normative di sicurezza europee: io non mi meraviglio di quanto sta accadendo, basta un niente che tutto si blocca. Facciamoci l'abitudine, anche sulla Autostrada dei Fiori perché non è che li la situazione sia migliore, sempre un'autostrada a due corsie senza corsia di emergenza".
"Io sono schifato: siamo stati l'unica televisione a rifiutare contratti di pubblicità con Autostrade per l'Italia perché a Primocanale fanno schifo i loro soldi, non solo perché sono macchiati di sangue per le vittime del Morandi ma anche perché continuano a raccontarci cose che non sono vere"
"Ricordiamo che la situazione andrà avanti almeno per 10 anni e forse non riusciremo a mettere a posto la situazione: i Benetton hanno comprato le autostrade, non hanno fatto i lavori che andavano fatti, ci hanno fatto pagare cifre immense e quando è crollato il Morandi le hanno ridate allo Stato. E gli sono stati dati anche milioni di euro".