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Cronaca

Un 55enne intercettato dagli agenti della sicurezza nella sala degli esami della Motorizzazione Civile: quando si è accorto scoperto ha spinto il dispositivo all'orecchio e per recuperarlo è stato necessario trasferirlo al pronto soccorso
1 minuto e 6 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA - Si è presentato all'esame scritto per la patente delle moto alla Motorizzazione civile con un auricolare nell'orecchio, una micro telecamere nella maglietta e due modem nelle scarpe e nel portafoglio per  ricevere le risposte giuste dei quiz da un complice. Ma è andata male a un albanese di 55 anni che ieri ha provato a superare l'esame senza studiare segnali stradali e precedenze.

Gli addetti alla vigilanza della Motorizzazione Civile di via Col, a Sampierdarena, lo hanno scoperto ed stato inutile e pericoloso il goffo tentativo dell'uomo di nascondere l'auricolare spingendolo dentro l'orecchio: sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile che lo hanno perquisito scoprendo gli altri marchingegni tecnologici utili a ricevere gli aiutini. L'uomo racconterà poi che si è lasciato tentare dall'offerta di uno sconosciuto rumeno incontrato davanti alla Motorizzazione che in cambio di 3000 euro, 1500 pagati subito e altri 1500 da versare a esame superato. 

L'albanese è stato poi costretto a ricorrere ai medici dell'ospedale Galliera, dove si è recato insieme ai carabinieri, per riuscire a estrarre l'auricolare dall'orecchio che lui stesso aveva spinto nell'orecchio per non essere scoperto.
L' uomo è stato denunciato in base a una vecchia legge del 1925 che punisce le truffe nei concorsi. Nessuna traccia per ora del rumeno, il regista, di cui si ha solo un numero di una sim che si ritiene possa essere intestata a un prestanome.
 
Foto d'archivio