SAVONA - Cinque anni dopo il tragico crollo del viadotto Morandi il tracciato finale della A6, dall'Autostrada dei Fiori Torino-Savona che va verso il mare e porta i turisti in spiaggia, è pericolosamente fitto di cantieri anche alla vigilia del Ferragosto: da prima di Millesimo a sino a Savona, oltre 20 km di rallentamenti che sembrano infiniti, si viaggia quasi passo d'uomo su una sola corsia stretti stretti fra due muri di new jersey. Percorrere la A6 fa davvero paura anche ai conducenti più esperti, perché lì basta un'auto in panne o anche solo un piccolo incidente e, oltre ai gravi rischi per l'incolumità dei viaggiatori, la paralisi del traffico è assicurata.
Nata nel 1960 per agevolare la commercializzazione delle auto prodotte dalla Fiat, la A6 Torino Savona, con il passare degli anni e lo sviluppo del turismo è diventata l'autostrada del mare e della neve: la porta dei genovesi verso le località sciistiche e le seconde case del cuneese, e la strada che porta i torinesi al mare della Riviera dei Fiori
I cantieri sulla A26 sono obbligati dalla messa in sicurezza di venti viadotti scoperti ammalorati dopo la tragedia del 14 agosto 2018 del Morandi. Un disservizio che però danneggia soprattutto il nodo Ligure: sul sito dell'autostrada dei Fiori si legge che sino al prossimo 10 settembre sulla tratta piemontese saranno rimossi tutti i cantieri che prevedono la riduzione del numero di corsie transitabili, cantieri che però, guarda un po', ed ecco la beffa, sul tratto ligure rimarranno attivi anche nei fine settimana.