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Cronaca

L'omicida, un 58enne, a sua volta è stato ferito dalla vittima. Forse un diverbio per motivi condominiali alla base dell'aggressione. Arrestato per omicidio
1 minuto e 53 secondi di lettura
di Eva Perasso
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Una lite tra vicini è sfociata in una tragedia trasformandosi in un omicidio: è successo sabato sera intorno alle 21, in una tranquilla via di Santa Margherita immersa nel verde, a due passi dal parco di Portofino. Alessio Grana, 35 anni, è visibilmente in stato alterato. Suona alla porta del suo vicino, Sergio Frisinghelli (nella foto), per discutere, forse di questioni condominiali. Ma porta con sé un bastone, con il quale dopo le parole colpisce al cranio il secondo uomo. Che si difende, impugna un coltello e ferisce a morte il vicino al torace. Per lui non ci sarà nulla da fare.

E' successo in una abitazione di Santa Margherita Ligure, in via Costamezzana, in mezzo al verde e agli ulivi. Sergio Frisinghelli, arrestato per omicidio, è conosciuto per le sue attività: dj, barista, giardiniere, volontario della Protezione Civile, era anche stato premiato per la sua attività di volontariato nel periodo covid.

Sull'accaduto indagano i Carabinieri di Santa Margherita Ligure e del Nucleo Investigativo di Genova. In particolare, si raccolgono le testimonianze dei vicini: sembra che Frisinghelli, l'omicida, e Grana, il vicino ucciso, avessero spesso diverbi tra loro e forse proprio l'esasperazione potrebbe essere la causa della violenza mortale.

I fatti si sono svolti all'interno dell'abitazione. A nulla purtroppo sono serviti i soccorsi giunti sul posto: in via Costamezzana sono arrivate due ambulanze della Croce Bianca di Rapallo e della Croce Rossa di Santa Margherita con l'automedica Tango 2. Ma hanno solo potuto accertare il decesso dell'uomo sul luogo della lite. Sul posto anche i Carabinieri. Dapprima l'omicida è stato accompagnato in ospedale, al pronto soccorso di Lavagna, per le ferite subite: è entrato in ospedale in codice verde. Poi è stato interrogato in caserma dal magistrato di turno. E arrestato per omicidio.

"Non volevo ucciderlo", avrebbe detto Frisighelli ai Carabinieri. "Ho sentito che picchiava alle porte e quando ho aperto la mia mi è piombato in casa. A quel punto ho preso un coltello dall'armadio e l'ho colpito".

Increduli i vicini, che parlano di continui litigi tra i due e di come l'omicida e gli altri condomini avessero avuto dissidi con il deceduto, da cui arrivavano minacce. Come scrive l'Ansa, i condomini avrebbero segnalato la vittima più volte alle forze dell'ordine e ai Servizi sociali. Non aveva un lavoro stabile ed era conosciuto in paese come aggressivo e prepotente.