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Cronaca

Da giorni i volontari delle "magliette gialle" sono in giro nei vicoli per ascoltare la gente della città vecchia: un ascolto con il fine di promuovere una sorta di autocoscienza. Il responso domani sera in un'assemblea pubblica in piazza Banchi
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di Michele Varì
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GENOVA - Il centro storico di Genova al centro della venticinquesima edizione di uno studio nazionale che per la prima volta sbarca in Liguria.

L'indagine prende spunto dalla teoria del pedagogista brasiliano Paulo Freire che ha ideato un metodo per fare prendere coscienza alle comunità dei loro problemi al fine di renderle poi protagoniste della rigenerazione.

"I risultati dell'indagine saranno resi noti in un'assemblea pubblica organizzata venerdì sera 25 agosto in piazza Banchi alle ore 21" spiega il responsabile del progetto, Simone Deflorian di StudiOkappa di Asti che ha avviato il progetto in collaborazione con patto di sussidiarietà del comune di Genova

Lo studio l'anno scorso ha fatto tappa a Tropea, in Calabria, e l'anno prima a Modica, in Sicilia.

"Il progetto è possibile grazie a trenta volontari che arrivano da tutta Italia e si sono autofinanziati la trasferta a Genova -spiega Deflorian -, due arrivano dall'estero, uno da Madrid, dove fa questo lavoro, e poi un antropologo che insegna all'Università in Inghilterra".

I risultati del sondaggio fra commercianti e abitanti dei vicoli appaiono scontati visto che da sempre nella città vecchia si lamentano della scarsa sicurezza e del degrado sociale e urbanistico. Deflorian però su questo non anticipa nulla: "Sveleremo i risultati della nostra indagini sui processi partecipativi nell'assemblea pubblica, un incontro non convenzionale che potrà sorprendervi"