GENOVA - Ancora un fermo nave, il settimo dall’inizio dell’anno, da parte del Nucleo ispettivo della Guardia costiera di Genova impegnato nelle verifiche a bordo delle navi straniere che scalano i nostri porti.
Questa volta è toccato allo yacht ad uso commerciale SEA LADY II, di circa 270 tonnellate di stazza, battente bandiera maltese, varato nel 1987, ormeggiato presso il Porto antico, fermato per violazioni alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione.
“L’ispezione si è protratta per buona parte della giornata - racconta uno degli Ufficiali del team ispettivo – durante la quale sono emerse varie irregolarità concernenti la protezione antincendio, la prevenzione dell’inquinamento e la composizione e le qualifiche dell’equipaggio.”
L’ispezione ha riguardato diverse aree dello yacht tra cui: il ponte di comando, la sala macchine, il locale timoneria, i ponti esterni nonché gli spazi adibiti all’equipaggio ed ai passeggeri e si è concluso con un’esercitazione antincendio per verificare la capacità del personale nella gestione delle emergenze.
“Prima di poter essere visitata nuovamente dai nostri ispettori ed essere autorizzata a riprendere il mare – ci segnalano dalla Sezione sicurezza navigazione della Guardia costiera – lo yacht dovrà rettificare tutte le irregolarità secondo le indicazioni dell’Autorità di bandiera.”
Nel 2023 è stato dato un ulteriore impulso all’attività con 87 ispezioni eseguite, a fronte delle 80 di tutto il 2022. In tale quadro, sono state rilevate oltre 300 deficienze e sottoposte a fermo amministrativo 7 navi, tra cui 4 general cargo, 2 yacht ad uso commerciale e una chimichiera.
L’Ammiraglio Piero PELLIZZARI, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, evidenzia che “L’attività ispettiva a bordo delle navi straniere è uno dei compiti prioritari della Guardia Costiera a garanzia della sicurezza della navigazione, della protezione dell’ambiente marino e a tutela delle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi”.
“Nonostante l’intenso periodo estivo che ci vede impegnati su molteplici fronti – continua l’Ammiraglio - il livello di attenzione del nostro personale è sempre alto. Il Port State Control - ribadisce - è essenziale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, anche a garanzia degli armatori che operano navi sicure”.