LA SPEZIA - Consegnava primi e secondi a domicilio per conto di un ristorante. Per farlo, aveva spento la radio con cui gli sarebbero dovute arrivare le richieste per conto dei clienti che avrebbe dovuto accompagnare con il suo taxi in orario serale. A finire nei guai un tassista spezzino, che da driver si era 'trasformato' in rider. Lo hanno scoperto gli agenti della polizia locale, che da tempo avevano notato la vettura spesso ferma davanti a un ristorante del centro città.
Di lì si allontanava solo per qualche minuto, in auto, per poi tornare nella piazzola di sosta. Attraverso il pedinamento, gli agenti hanno scoperto che il tassista consegnava le confezioni di cibo per asporto che il locale riceveva attraverso ordinazioni telefoniche. Tutto questo avveniva con il veicolo che risultava in turno lavorativo serale e notturno, quando in città il taxi diventa l'unica soluzione per spostarsi rapidamente, ma l'apparato che consente di ricevere le telefonate era stato spento, così che il tassista non era raggiungibile neanche dalla Centrale radiotaxi.
Al tassista è stata così contestata la violazione del regolamento comunale per non aver rispettato i turni di servizio, che prevede la sospensione della licenza per un minimo di quindici giorni. Contestata anche la violazione della norma del codice della strada legata alla destinazione d'uso del veicolo, con ritiro della carta di circolazione. La Motorizzazione deciderà per quanto tempo trattenere il documento.