GENOVA -"Per prevenire i disagi e le tragedia come quella avvenuta nel carcere di Marassi bisogna rinnovare in modo profondo l'amministrazione penitenziaria, a livello centrale ad esempio, si fa l'errore di cambiare il capo del dipartimento dopo due anni quando inizia ad avere un minimo di esperienza".
A parlare è Salvatore Mazzeo, ex direttore storico dell'istituto di Marassi dove è rimasto per 15 anni e sino al 2015, un dirigente molto stimato ancora adesso fra il personale della polizia penitenziaria e degli operatori delle "case rosse" di via del Piano: "Serve adeguare gli organici degli agenti - aggiunge Mazzeo ospite della trasmissione di approfondimento di Primocanale - poliziotti che sono il vero cardine di ogni istituto penitenziario, io ho fiducia che il ministro Nordio possa lavorare bene perché ha grande esperienza". "Uno dei problemi più gravi è strutturale, è legato agli spazi mai sufficienti, visto che i soggetti psichiatrici, come ho letto sui giornali sembrano essere la vittima e l'indagato del delitto, sono sempre di più e sono ormai dislocati in ogni sezione e non solo nel centro clinico, come dovrebbe essere. Questo inevitabilmente acuisce le tensioni e può favorire tragedie come quella avvenuta a Marassi".
Ovviamente l'ex direttore non si addentra mai sull'indagine e sulle eventuali responsabilità dell'omicidio, "nella mia gestione non mi è mai capitato un omicidio, ma ci sono stati due suicidi" ricorda. "Immagino la delicata situazione che si trova a gestore ora l'attuale direttore di Marassi, ma ne conosco le grandi capacità e ho la certezza che saprà gestire al meglio questo difficile momento".