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Cronaca

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di redazione

Lo hanno trovato in ospedale, durante uno dei suoi numerosi ricoveri, con 87 dosi di cannabis, tra l'altro colto in flagrante proprio mentre la consumava nella sua stanza.

Per quella quantità era stato indagato per spaccio ma il giudice del tribunale di Genova lo ha assolto "perché il fatto non sussiste". Secondo il tribunale quel quantitativo, corrispondente a 15 grammi, era per uso personale. Il paziente, difeso dall'avvocato Francesco Del Deo, aveva spiegato di usare la marijuana per lenire i dolori della pancreatite cronica.

Una malattia, ha spiegato ai carabinieri intervenuti quel giorno al San Martino, che lo ha costretto a continui interventi. L'uomo, all'ennesimo ricovero, aveva portato con sé lo stupefacente, una scorta visto che non sapeva dopo quanti giorni lo avrebbero dimesso. Il pubblico ministero Luca Monteverde lo aveva però indagato per spaccio e lo aveva rinviato a giudizio.

A processo il legale aveva sostenuto che lo stupefacente era per uso personale e a scopo terapeutico. Una tesi accolta dal giudice che ha assolto il paziente.