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Cronaca

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di redazione

AVELLINO - La Corte di Appello di Napoli (seconda sezione) ha condannato a sei anni di reclusione l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci per la strage stradale avvenuta sull'A16 la sera del 28 luglio 2013, all'altezza di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, dove un bus precipitò dal viadotto Acqualonga provocando quaranta morti. Stessa pena anche per il dg dell'epoca Riccardo Mollo e per i dipendenti di Aspi Massimo Giulio Fornaci e Marco Perna.

Castellucci era l'ad di Aspi anche il 14 agosto 2018 quando il crollo di ponte Morandi a Genova causò la morte di 43 persone. E' uno degli imputati maggiormente attenzionati visto il ruolo che ha ricoperto per anni nella gestione della rete autostradale.  

Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi commenta: "Con la sentenza d’appello per la strage di Avellino riappare la luce in questa grave vicenda in cui la protagonista è ancora Autostrade per l’Italia, con azionariato di maggioranza Benetton e con l’amministratore delegato Castellucci. La sentenza di primo grado non rese giustizia alle vittime di questa grave vicenda.
Auspichiamo che le condanne possano essere confermate in Cassazione, per dare giustizia alle vittime strappate alle loro famiglie, come le nostre. Dobbiamo tutti riflettere a fondo sull’importanza delle intercettazioni nella ricerca della verità"

Ma non solo, Castellucci è tra gli indagati anche per il crollo della galleria Bertè sulla A26 insieme agli ex vertici di Autostrade per l'Italia Paolo Berti, Michele Donferri Mitelli e Stefano Marigliani. In questo caso l'udienza preliminare è in programma per il 9 novembre (leggi qui).