VENTIMIGLIA - La polizia di frontiera di Ventimiglia, guidata dal vicequestore aggiunto Martino Santacroce, ha arrestato Francesco Marando, classe '97, originario di Locri, precedenti per droga e affiliato alla 'ndrangheta, fermato mentre tentava la fuga in Francia dopo essere evaso dagli arresti domiciliari a Roma con braccialetto elettronico.
L'uomo, coinvolto in una vasta operazione antidroga ha tentato di scappare in Francia dove probabilmente aveva complici e fiancheggiatori che lo aspettavano per garantirgli la latitanza all'estero, ma è stato individuato alla frontiera di Ventimiglia e condotto in carcere a Sanremo. Il latitante in questione, che aveva preso il treno per la Francia, al momento del controllo ha esibito una carta d'identità che ha destato sospetti sulla validità. Gli approfondimenti sul documento e i rilievi delle impronte digitali lo hanno "tradito".
Ma non è stato l'unico intervento della polizia alla frontiera. La polizia ha arrestato un cittadino pakistano di 36 anni già respinto dalla Francia e condotto presso gli Uffici distaccati di Ponte San Luigi al valico di frontiera. Nonostante fosse senza alcun documento al seguito, la Polizia lo ha identificato attraverso i rilievi dattiloscopici, dai quali è emersa la sua vera identità che non corrispondeva a quella fornita alla polizia francese e con la quale era stato respinto in data 20 ottobre.
Dopo numerose interrogazioni nelle banche dati, soprattutto in quelle investigative, è emerso che il cittadino pakistano era ricercato su scala internazionale e latitante da oltre 10 anni per un omicidio commesso in patria, da dove era poi fuggito facendo perdere le proprie tracce.