GENOVA – Un lavoratore delle Acciaierie d'Italia di Genova Cornigliano ha paurosamente rischiato la vita: ieri, attorno alle 17, si è verificato quello che i rappresentanti sindacali dell'ex Ilva definiscono un “gravissimo mancato infortunio”.
La vittima, che per fortuna è stata in grado di mettersi al sicuro prima che avvenisse l'irreparabile, è un manutentore che si stava apprestando a intervenire su un carretto per effettuare una saldatura: “Malgrado la zona interdetta avesse uno dei cancelletti aperti, quindi si trovasse
teoricamente in sicurezza – scrivono le Rsu aziendali in una nota - la sella mobile del carretto adiacente che portava un coil da diverse tonnellate ha cominciato in automatico la manovra di transazione del rotolo stesso alla sella su cui stava intervenendo il manutentore”.
L'uomo si trovava girato di spalle mentre il coil, una gigantesca e pesantissima bobina di acciaio, stava per travolgerlo: per fortuna i colleghi del reparto si sono accorti di ciò che stava accadendo, hanno prontamente avvisato il manutentore che è riuscito a spostarsi in tempo.
“La gravità dell'evento – scrivono i rappresentanti dei lavoratori delle Acciaierie – merita un'immediata verifica delle cause. La frequenza e la varietà dei mancati infortuni è inquietante e intollerabile con un rischio sempre più alto che il prossimo possa coinvolgere dei lavoratori. La condizione e la relativa sicurezza degli impianti è ormai ai minimi termini”.
“Siamo di nuovo a dover denunciare l’ennesimo episodio che poteva avere conseguenze gravi nell’area LAF/DT. Ormai la situazione è paradossale, tra aumenti di cassa integrazione nei reparti di manutenzione e la totale mancanza di ricambi, l’incolumità dei lavoratori è sempre più a rischio. La situazione infrastrutturale in tutta la fabbrica è preoccupante. Chiediamo che governo e istituzioni intervengano definitivamente coinvolgendo le parti sociali”, spiega Paolo Olmari, RSU Fim Cisl Liguria, commentando l’incidente avvenuto nello stabilimento di Cornigliano di Acciaierie d’Italia