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Cronaca

L'imprenditore avvilito: "Sotto le macerie potevamo esserci io, mia moglie e nostro figlio di sette anni, ma i tombini li ho puliti io e dal muro cadeva tanta acqua...".
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di Michele Varì
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REZZOAGLIO -Ha gli occhi lucidi e non avrebbe più voglia di parlare, Tiziano Cella, imprenditore edile, è la persona, quasi l'unica, danneggiata dalla frana di Rezzoaglio, in Val d'Aveto, dove lui vive e lavora. "La cosa più importante è che nessuno si sia fatto male, ma quella frana poteva essere prevista perché dal muraglione da giorni cadeva tanta acqua, i tombini però ho dovuto pulirli io, ero lì sotto tre quarti d'ora prima del crollo...".


Cella dopo avere fatto il lungo elenco delle attrezzature da lavoro che ha perso sotto la frana, "mi sono rimaste solo delle impalcature", alla domanda se ha mai pensato di andare via da Rezzoaglio si blocca e si commuove: "Ti viene da pensarlo quando perdi tutto, adesso io per ricominciare devo riacquistare tutto".

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