SANREMO - Non verrà svegliato oggi dal coma farmacologico Alberto Scagni, genovese condannato per aver ucciso a coltellate la sorella, condizione in cui era stato indotto dopo essere stato picchiato violentemente da due compagni di cella al carcere di Sanremo. Le sue condizioni attuali non permettono ancora il risveglio.
L'uomo, di 42 anni, sarebbe dovuto essere risvegliato dai medici dell'ospedale Borea in cui è ricoverato dal 22 novembre nella giornata di lunedì, ma le sue condizioni continuavano a essere troppo gravi: durante il pestaggio, avvenuto con calci, pugni e una gamba di un tavolo di legno, la sua laringe è stata lesionata.
Quando verrà risvegliato potrebbe poi essere trasferito a Genova, all'ospedale San Martino nel reparto di maxillo facciale.