CASELLA - Non appartengono a Maria Imparato, la donna scomparsa nel nulla a 49 anni quasi trent'anni fa a Casella, le ossa ritrovate tra l'agosto del 2022 e il febbraio di quest'anno che la Procura di Genova ha fatto analizzare dal Ris di Parma.
L'esito delle analisi sui reperti ossei è stato comunicato verbalmente al pm Valentina Grosso dagli specialisti del Ris: la mandibola con protesi dentaria ritrovata il 29 agosto 2022 da un passante vicino al corso del torrente Scrivia appartiene a un uomo, mentre le ossa trovate da un inviato della trasmissione Chi l'ha visto nel febbraio di quest'anno sono invece di animali.
"Anche se può sembrare paradossale è stata una brutta notizia" dicono Sabrina e Daniela Roccu, figlie di Maria Imparato che avevano dato nuovo impulso alle indagini grazie a un incontro con il procuratore Nicola Piacente. "Avevamo quasi desiderato di poter fissare un punto, visto che sono quasi 29 anni che di lei non si sa nulla. Rimane il desiderio che le indagini interrotte anni fa, possano essere riprese e concluse dal commissariato di Sestri Ponente ed è quello che abbiamo chiesto alla Procura".
Oltre ai congiunti di Maria Imparato, ci sono altre famiglie che potrebbero ora chiedere la comparazione del Dna. Sono i parenti di Giovanni Trucco, 85 anni, scomparso da Montoggio nel 2007 e quelli di Riccardo Lorenzelli, 93 anni, scomparso da San Fruttuoso nel 2008. Non solo. Anche l'Anpi si è rivolta alla Procura alla ricerca dei resti di sei partigiani fucilati dai tedeschi il 21 dicembre 1944 a Casella i cui corpi, probabilmente seppelliti in zona, non sono mai stati ritrovati. In questo caso per una comparazione è indispensabile che i parenti si facciano avanti e si sottopongano a un prelievo anche se resta il rischio che il Dna sia degradato e non possa dare esiti certi.