GENOVA -Il proliferare dei lupi e il loro avvicinamento ai centri abitanti sta diventando un'emergenza. Molti i casi di predazioni di bestiame, ma anche di cani e di gatti assaliti, a Sassello, ad esempio, nel savonese, ma anche a Genova, sulle alture fra Bavari e San Desiderio, dove un cane pastore di grandi dimensioni è stato divorato nel cortile di casa.
Per questo da due settimane gli agenti del nucleo vigilanza venatoria della regione Liguria sono stati dotati di pallini di plastica anti lupo. Proiettili di gomma che non possono ferire o uccidere e creano solo bruciature all'animale. Il fine è spaventarlo per indurlo ad avere paura dell'uomo. Il problema è che per colpire l'obiettivo bisogna arrivare ad almeno 30 metri, cosa però non facile con i lupi.
Gli agenti regionali hanno già avviato le prime battute di caccia notturne con i pallini di gomma nei pressi delle case dove si sono registrate più predazioni, battute per ora senza successo.
Anche Andrea Marsan, zoologo dell’Università di Genova, ammette che è necessario intervenire per frenare gli attacchi dei lupi, ma non genericamente contro l'intera popolazione, bensì contro quei pochi esemplari diventati confidenti e creano danni predando cani e bestiame perché non hanno più paura dell'uomo: "Bisogna spaventare solo i pochi lupi ormai fuori controllo e lasciare tranquilli gli altri che continuano a vivere nei boschi".
Marsan ammette che il dibattito sui lupi, come quello sui cinghiali, non è facile perché divide, crea ultrà fra chi li difende a oltranza, ed è un errore, e chi invece li vorrebbe uccidere tutti, ed anche questo non è corretto, "serve invece equilibrio e selezionare i lupi pericolosi, che possono essere tenuti a distanza dagli allevamenti e dalle case con recinzioni adeguate, anche a poco prezzo, in caso contrario i cani, se non sono maremmani o altri animali da difesa, è meglio custodirli in casa. Cani inoltre, quelli più esposti, che possono essere dotati di collari anti lupo dotati di punte chiodate per limitare i danni degli attacchi sferrati alla gola".