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Cronaca

Circa una ventina gli studenti presenti al presidio organizzato dalla Rete degli Studenti medi di Genova in ricordo di Lorenzo Palleri
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di Filippo Serio
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GNEOVA-"Non possiamo pagare con la vita il prezzo della nostra istruzione. Non è possibile morire sul luogo di lavoro" Con queste parole ha inizio il presidio organizzato dalla Rete degli Studenti medi di Genova in ricordo di Lorenzo Palleri, lo studente di Udine morto mentre svolgeva un programma di stage formativo.

Un episodio tragico di cui si è parlato pochissimo a livello nazionale, denunciano gli studenti durante il presidio. "Non è possibile che nonostante questo tragico fatto non si sia fatto nulla, non ci siano state misure istituzionali. Il momento formativo passato a scuola non dovrebbe essere sprecato per stare fuori dalle aule, non bisognerebbe starne fuori ed essere sfruttati gratuitamente sul posto di lavoro" grida Francesco Devoti, rappresentante della Rete degli studenti Medi.

Al presidio hanno partecipato circa 20 studenti organizzati, il sindacato della CGIL e il Cobas, il sindacato categoriale lavoratori autorganizzati degli studenti.

(Notizia in aggiornamento)

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