SAVONA - Hanno usato la tecnica del nipote in difficoltà economica e del figlio arrestato per raggirare due anziane e rubargli quasi 10 mila euro più gioielli e monili in oro.
Nella tarda mattinata di ieri, nel corso di un servizio specifico finalizzato a prevenire questi deprecabili reati, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto in flagranza un 30enne napoletano, che, dopo aver raggirato due anziane donne savonesi in due distinte occasioni, si è fatto consegnare complessivamente circa 5000 € in contanti, diversi monili in oro e orologi preziosi.
Nel primo caso, infatti, un complice dell’arrestato aveva chiamato al telefono una 86enne vittima savonese, facendole credere di dover aiutare un nipote in difficoltà economica a seguito del blocco di alcune merci presso un fantomatico ufficio postale. Appena terminata la telefonata si è presentato a casa dell’anziana il 30enne napoletano, prelevando 4000 € e i gioielli consegnati dalla vittima.
Nel secondo caso, invece, avvenuto pochi istanti dopo, a poche decine di metri, il complice “telefonista” ha fatto credere ad una 85enne malcapitata di essere un carabiniere, che il figlio era stato arrestato a seguito dell’investimento di un pedone e che solo il pagamento di una cauzione avrebbe potuto consentire la sua celere liberazione evitando il carcere. Anche in questo caso, pochi istanti dopo aver terminato la telefonata ha bussato alla porta della vittima il 30enne napoletano, prelevando dall’anziana circa 1000 € in contanti ed alcuni gioielli in oro.
Le due vittime, ovviamente, da persone perbene ma vulnerabili hanno creduto ai truffatori acconsentendo a consegnare ai malviventi tutti i beni in loro possesso per aiutare i propri famigliari, non solo tutto il denaro contante presente in casa anche i preziosi ricordi di una vita, ma una volta uscito dalla seconda abitazione l’autore è stato notato dai Carabinieri già presenti in zona, che si sono insospettiti dal suo fare ambiguo, pertanto hanno fatto scattare il controllo, scoprendo le due truffe appena commesse.
L’uomo, infatti, aveva ancora addosso tutta la refurtiva, che è stata prontamente restituita alle legittime proprietarie, entrambe molto commosse e felici per il pronto intervento dei militari, che hanno recuperato tutto il denaro e i preziosi, ricevuto altresì il plauso del figlio di una delle vittime, felicemente sorpreso per la rapida e tempestiva attività dell'Arma.
Per il 30enne pregiudicato napoletano si sono aperte le porte del carcere di Genova Marassi, dove rimarrà a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.