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Cronaca

Ogni volta che si cambia, seppur con i migliori intenti noi dobbiamo riadattarci. Errori giudiziari? Nessuno ha la verità in tasca, il Morandi è un maxiprocesso, ma garantiamo impegno per celerità
3 minuti e 31 secondi di lettura
di Michele Varì

 

GENOVA - "Così come ha detto anche il Procuratore generale le emergenze sono il dilagare della violenza di genere anche nel nostro distretto e le problematiche carcerarie e di difficoltà di gestione dei processi".

Lo ha detto la presidente della corte d'appello di Genova Elisabetta Vidali a Primocanale al termina della cerimonia di apertura dell'anno giudiziario 2024.

La Vidali ha poi aggiunto: "In discorso principale è chiedere, e lo chiedono tutti i giuristi, un fermo alle riforme perché purtroppo seppur con i migliori intenti il legislatore pone mano alle regole e, ogni volta che pone mano, per noi saltano tutti i sistemi di applicazione e dobbiamo riadattarci e questo crea un ulteriore rallentamento dell'azione giudiziaria.
 
L'altra criticità che abbiamo sottolineato tutti e la mancanza di risorse, la mancanza di personale sia amministrativo che magistratuale viaggiamo ormai verso il 50% di scopertura il personale anziano e appena può ovviamente si pensi perché la fatica è doppia in questo momento a lavorare, quindi noi avremmo l'impegno e il metodo per affrontare l'arretrato non abbiamo le risorse non abbiamo gli strumenti ma siamo tutti pronti comunque a impegnarci per questo fine".


Fra le emergenza ci sono i morti sul lavoro e i reati contro le donne?

 
"Sì io ho parlato specificamente di queste due tematiche che sono in crescita nell'ambito dei fenomeni criminosi del distretto, distretto, che va da Imperia a Massa, quindi abbiamo un buon angolo visuale, sono reati entrambi in crescita e per entrambi ci vuole un lavoro sinergico con le altre istituzioni, ci vuole un lavoro di prevenzione per quanto riguarda gli infortuni, ci vuole un lavoro culturale. Per quanto riguarda la violenza di genere".

Poi ci sono i minori stranieri che sono arrivati in gran numero...


"C'è stato un grande incremento del numero dei minori stranieri e tra l'altro la particolarità della nostra regione sono minori non accompagnati. Le istituzioni fanno quello che possono, ma c'è un tasso di delinquenza molto più alto rispetto a città proporzionalmente come Milano, come Firenze come Bologna. E quindi probabilmente ha ragione anche il Procuratore generale quando dice che c'è il rischio di infiltrazioni di carattere criminale, organizzazioni che hanno buon gioco a reclutare i soggetti più fragili"

A proposito di giustizia proprio di ieri di una notizia che una persona in Sardegna è stata assolta dopo 33 anni di galera, un errore giudiziario clamoroso

"Ho letto però non mi pronuncio mai perché bisogna conoscere gli atti non non sempre si tratta di errori giudiziari, ci sono valutazioni anche sulle leggi processuali che cambiano e quindi possono far formulare un giudizio diverso così come può essere stato frutto di un errore. Ci tengo però a sottolineare che nel caso degli errori più gravi chi decide sempre è una Corte d'Assise dove oltre ai giudici ordinari togati ordinari specializzati ci sono anche membri del popolo e quindi tutti insieme si ragiona e ci si assume quella responsabilità.

Ovviamente il nostro è un lavoro delicato e difficilissimo, nessuno ha la verità in tasca e non dimentichiamoci mai che la verità processuale, la verità degli atti non coincide con la verità storica col fatto storico accaduto sono due percorsi completamente diversi".

 
Passiamo al processo Morandi che ha dei numeri spaventosi, da maxiprocesso...
 
"I numeri sono spaventosi, i colleghi si stanno impegnando al massimo anche il numero delle udienze è significativo, bisogna anche tener conto che deve essere consentito ai difensori di partecipare ed essendo i difensori almeno un'ottantina e hanno anche altri impegni, quindi sono riusciti a trovare un metodo per concentrare le udienze e certo per fortuna alcuni reati non si prescrivevano mai, i minori invece si prescriveranno a breve, ma se pensate che ci sono soltanto 75 terabyte di documenti da esaminare, vagliare e di cui dare conto quando dovranno redigere la motivazione, capite che è un lavoro immenso, anche solo a leggere i capi di imputazione, sono 1500 pagine, cioè solo capire cosa è contestato è un libro di 1500 pagine, figuriamoci poi il resto del processo"!.

Quando si potrà avere la sentenza?

"Impossibile prevederlo, questo poi spetta ai giudici e agli avvocati ai ritmi fissati dalla legge per il dibattimento, quindi molto difficile fare previsioni. Noi però assicuriamo il massimo impegno affinchè si possa procedere con la celerità".