Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

1 minuto e 27 secondi di lettura
di r.p.

GENOVA - Dopo il dolore della comunità del Bangladesh che vive in Liguria per la morte del concittadino Basar Shames in un incidente sulla autostrada A12, è scattata la solidarietà di tutti i lavoratori delle ditte appaltatrici e dei dipendenti diretti della Fincantieri di Sestri Ponente e Riva Trigoso, dove l'operaio lavorava.

L'iniziativa è partita dalla ditta S.G.M. di Trieste datore dell'operaio deceduto e delle Rsu aziendali dei due poli produttivi che stanno raccogliendo offerte da destinare alla famiglia per il trasferimento della salma dello sfortunato cittadino del Bangladesh e per aiutare la moglie e la figlia, avvertite della tragedia da un cugino residente a Sampierdarena.

"I lavoratori hanno dato vita ad una colletta - spiega Paolo Davini rappresentante Cgil della Rsu aziendale di Riva Trigoso - da destinare alla famiglia di Basar Shames che ieri, come ogni giorno, da Genova raggiungeva il cantiere rivano per lavorare sulle navi in costruzione. Un infortunio sul lavoro in itinere ovvero durante lo spostamento dall' abitazione al posto di lavoro. Sono centinaia i lavoratori stranieri che oltre alla difficoltà di trovare alloggi in riviera devono ogni giorno fare lunghi percorsi che con le condizioni delle autostrade Liguria rappresentano pericolo costante e danni economici per ritardi".

Intanto gli investigatori stanno ancora valutando con la polizia stradale l'esatta dinamica dell'incidente per identificare la prima autovettura, delle dieci coinvolte, che ha colpito lo sfortunato operaio uscito sotto shock dal pulmino finito contro il guardrail. Restano gravi le condizioni, ma non sono in pericolo di vita, dei due operai ricoverati a San Martino, uno cittadino del Peru e uno del Bagladesh sottoposti a lunghi interventi chirurgici per ridurre gravi traumi agli arti inferiori, dimessi o ricoverati in osservazione invece gli altri otto feriti portati in ospedale a Lavagna.