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Cronaca

L'italiano e il magrebino, residenti nello spezzino, fermati dai carabinieri dopo un furto: erano stati identificati e ricercati dalla squadra mobile per l'assalto con un coltello a una farmacia e a un market
2 minuti e 5 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA - Si è conclusa l'altra notte a Voghera, in provincia di Pavia, in Lombardia, la carriera di gangster di piccolo cabotaggio dei due rapinatori che nel giro di 24 ore avevano messo a segno due colpi a Genova, in due negozi a pochi metri di distanza di Carignano, in una farmacia e un market (nella foto i due rapinatori con un dipendente) tanto da creare allarme dei commercianti della zona.

La coppia, entrambi residenti nello spezzino, il più basso d'altezza, 33 anni, nato in Sicilia e abitante alla Spezia; l'altro magrebino di trent'anni, ma residente a Sarzana, è stata fermata dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Voghera dopo avere infranto la vetrina di un'autoscuola nel centro della cittadina, arrestati per furto con danneggiamento, sono stati trasferiti in carcere.


Sulle loro tracce c'erano i poliziotti della sezione dei Falchi della Squadra Mobile di Genova che erano riusciti a identificarli a tempo di record grazie alle telecamere ed altri accertamenti dopo le due rapine in sequenza commesse con un coltello e a viso scoperto nella farmacia Gianelli in via Innocenzo IV, nella notte fra domenica e lunedì della scorsa settimana, e poi, 24 ore, nel Carrefour Express di via Bixio. Nel primo colpo minacciando la giovane farmacista di turno erano riusciti ad appropriarsi di 300 euro, la seconda rapina invece aveva fruttato mille euro.

Importanti per le indagini le immagini delle videocamere di sorveglianza dei negozi rapinati e installate nelle strade di Carignano, come richiesto al fine di prevenire i reati dal Civ, il centro integrato di via dei commercianti di zona.


I due fermati, come riferito dal comando provinciale di Voghera con una nota stampa, l'altra notte erano stati notati e arrestati dalla pattuglia in servizio all’interno di un’autoscuola di via XXVII Marzo, nel centro della cittadina lombarda, dove erano entrati dopo avere forzato la porta di ingresso. Trattenuti presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Voghera, la mattina successiva dopo la conferma dell’arresto erano stati trasferiti in carcere.


Visto il tipo di reato commesso a Voghera prende corpo l'ipotesi che la coppia possa avere commesso un furto con le stesse modalità anche a Genova dove, nel lasso di tempo intercorso fra le due rapine, è stato commesso un furto con danneggiamento in uno studio dentistico di via Alessi dove, come ha raccontato l'assistente dello studio medico a Primocanale, sono stati asportati un pc che custodiva l'archivio dei clienti e altri oggetti, furto guarda caso avvenuto a pochi metri dalla farmacia e il market assaltati con il coltello.

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