SANREMO - Una cattiva abitudine che neanche la tragedia avvenuta poche ore prima è riuscita a scalzare: quella bretella dove un ragazzo di 17 anni, Mohtadi Doukhani, ha perso la vita questa mattina alle 8, travolto da un tir assieme alla sorella, pochi istanti dopo l'ultima campanella è nuovamente attraversata da un via vai di studenti dell'istituto tecnico e professionale Ruffini Aicardi. Mentre tutta la comunità, dalla proclamazione del lutto cittadino a Triora a Sanremo fino al cordoglio arrivato dallo stesso presidente di Regione Liguria di Giovanni Toti, è sconvolta dalla notizia dei due fratelli di origini maghrebine che sono stati schiacciati da un pirata della strada, via Frantoi Canai continua ad essere una pericolosa strada della morte per i giovani che 'per far prima' passano di lì per andare a prendere l'autobus.
"Purtroppo è così da quarant'anni", racconta a Primocanale uno dei docenti che ricorda come anche prima della costruzione delle scuole quella strada sia sempre stata utilizzata come scorciatoia. "Nonostante esista un percorso alternativo, per comodità i ragazzi ma anche le persone più grandi passano per quella discesa, che non ha marciapiede: molte volte abbiamo cercato di dissuadere i ragazzi, ma non c'è verso".
E non serve un fatto drammatico come questo, una vita spezzata, per capire quanto sia pericoloso camminare lungo il muro o lungo il guardrail, con le auto che quasi sfiorano i passanti, a pochi cm di distanza. C'è una passerella che consentirebbe di fare un tragitto lungo forse una manciata di secondi in più, ma in piena sicurezza.
La strada, tra l'altro, è anche interdetta ai mezzi pesanti, ma l'autista romeno del camion che ha ucciso e ferito i due fratelli ha ignorato il cartello di divieto, per poi non fermarsi a prestare soccorso perché "non si sarebbe accorto di nulla", secondo quanto riferito in un primo momento alla polizia.
Intanto resta ricoverata la sorella, Manar Doukhani, 15 anni, all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in gravissime condizioni: la prognosi è riservata ed è in corso l'intervento in sala operatoria. Per la famiglia è scattato il sostegno psicologico, così come è stato immediato l'intervento di Asl in classe per sostenere specialmente le due classi dei compagni, che hanno appreso la notizia mentre si trovavano a scuola. Eppure alcuni hanno comunque fatto lo stesso tragitto.