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Cronaca

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di Redazione

GENOVA - La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per il ragazzo di 19 anni che un anno fa travolse e uccise il manager musicale Vincenzo Spera. Al giovane, difeso dagli avvocati Carlo Contu e Nicola Scodnik, non è contestata alcuna aggravante.

Nei mesi scorsi era circolata l'ipotesi di un patteggiamento che ancora non si è concretizzato e che potrebbe arrivare nel corso dell'udienza preliminare e dopo avere trovato un accordo sul risarcimento. Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello aveva fatto fare una perizia all'ingegnere Marco Sartini. Dalla consulenza tecnica era emerso che lo scooter su cui viaggiava il ragazzo "andava a una velocità adeguata". L'esperto aveva anche valutato la presenza di buche sull'asfalto e di un albero che poteva intralciare la visuale. Ma anche questi elementi sarebbero stati esclusi come possibili concause dell'incidente.

Il manager, i cui familiari sono assistiti dagli avvocati Cesare e Francesca Manzitti, era stato investito il 13 marzo 2023 in corso Magenta, nel quartiere Castelletto, mentre rientrava a casa: Spera venne soccorso dal personale del 118, con l'automedica, e portato all'ospedale San Martino. Le sue condizioni erano apparse subito drammatiche ed era poi morto nella notte. Quella sera pioveva e il ragazzo stava andando all'allenamento di calcio. Aveva preso la moto del papà che però non era in regola con l'assicurazione per un errore nell'inserimento della data di inizio della polizza.