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Cronaca

La paura dei residenti di Rossiglione, che per tre anni si sono visti chiusi la statale sempre per una frana in località Gnocchetto, si fa sempre più reale dopo che l'intervento dei tecnici è slittato per il maltempo
1 minuto e 23 secondi di lettura
di Aurora Bottino

ROSSIGLIONE - Slitta la riapertura della statale del Turchino dove domenica una frana ha invaso la carreggiata, solo qualche metro più in là di quella avvenuta nel 2019 in località Gnocchetto.

La paura dei residenti è che si torni alla storia che Primocanale ha raccontato negli anni passati di questa arteria fondamentale che collega la Liguria con il Piemonte e che molto spesso è stata una boccata d'aria per evitare quelle code della A26 Genova-Gravellona.

Una paura che si fa sempre più realtà dopo che oggi non è arrivato, come invece previsto, l'intervento dei rocciatori di Anas Torino. "Purtroppo le precipitazioni di questa mattina hanno fatto sì che l'intervento della squadra non sia avvenuto. Ieri sono state effettuate le perlustrazioni del caso e oggi ci sarebbe dovuto essere il disgaggio del materiale potenzialmente instabile ma purtroppo non è avvenuto".

"Nelle prime ore della mattinata di domenica un masso si è staccato in località La Collinetta, che è la stessa località dell'episodio del 2019 quando una frana bloccò fino al 2021 la strada che passa per Gnocchetto e collega Liguria e Piemonte" ha raccontato a Primocanale il sindaco, Katia Piccardo.

Sulla strada è prima stato installato un senso unico alternato, poi però è arrivata la chiusura. "Temiamo di rivivere l'incubo che sono stati quei tre anni di strada chiusa. Cercheremo con tutte le nostre forze di scongiurare questa situazione anche se il masso si è staccato un po' più a nord rispetto al fronte che è stato messo in sicurezza recentemente - continua la prima cittadina -. Purtroppo però il risultato è stato nuovamente quello di una chiusura che è stata disposta dai vigili del fuoco. Questa è una prospettiva veramente molto, molto inquietante per il territorio perché ricordiamo che questa è l'arteria principale di collegamento".