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Cronaca

Nadia Possetti e Marcello Bellasio indignati: "Nonostante i lavori i tunnel della A26 sono ancora pericolosi, ci chiediamo con quale coraggio Aspi faccia pagare i pedaggi agli utenti su tratte così precarie e disagiate"
1 minuto e 28 secondi di lettura
di Michele Varì

 

GENOVA - "Siamo indignati, nonostante la tragedia del ponte e i mille lavori svolti dopo il crollo le gallerie dell'autostrada A26 fra il passo del Turchino e Genova sono ancora piene cascate d'acqua e pozzanghere che mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti che le percorrono".

E' la denuncia di Nadia Possetti e Marcello Bellasio, due familiari del Comitato vittime della tragedia del 14 agosto 2018 dopo avere percorso stamane le gallerie della A26 che dal Piemonte arriva a Genova per presenziare all'udienza del processo sul crollo del viadotto Polcevera.

"La cosa più grave è che quelle gallerie non sono ancora  impermeabilizzate - hanno aggiunto Possetti e Bellasio -  nonostante siano state già oggetto di lunghi lavori da parte di Autostrade, è inquietante che queste cascate si verifichino all'interno di tunnel il cui asfalto prima e dopo le gallerie invece è asciutto, la conferma, questa, che il problema è strutturale dell'opera e non direttamente delle piogge. Non solo: troviamo paradossale che nonostante questi disagi Autostrade per l'Italia continui a chiedere il pedaggio per la percorrenza di tratti di autostrada non sicuri visto che le ampie pozzanghere nelle gallerie possono fare perdere il controllo dei veicoli ai conducenti". 

Oggi in aula al processo hanno rilasciato dichiarazioni spontanee due imputati: Antonino Valenti ex ispettore del 1° tronco di Spea ha detto che lui si occupava dell'amministrazione e non dell'aspetto tecnico e ha riferito anche, a dimostrazione che non aveva sentore che il viadotto fosse a rischio, di esserci passato sopra con la famiglia alla vigilia del crollo.

Agostino Chisari, ex direttore del 1° Tronco Genova invece ha detto che durante il suo mandato né dai report trimestrali di Spea, né dagli uffici tecnici della struttura centrale non era mai arrivate segnalazioni di criticità sul Polcevera.