Con l'Archivio storico oggi torniamo indietro al 7 maggio 2012, all'attentato che vide protagonista l'allora AD di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. Quando uscì, poco dopo le 8 del mattino, dalla sua casa di via Montello c’erano due uomini ad aspettarlo. Uno gli sparò un colpo di pistola ad una gamba con una Tokarev calibro 7.62, in uso alle forze armate dei Paesi dell'Est, fratturandogli la tibia. I criminali fuggirono su una moto che poi venne ritrovata nei pressi della stazione Brignole.
Quattro giorni dopo la rivendicazione da parte della Federazione Anarchico Informale con un comunicato spedito da Genova alla sede del ‘Corriere della Sera’ di Milano. I responsabili - Nicola Gay, 44 anni, e Alfredo Cospito, 46 – vennero fermati in seguito grazie ad una minuziosa osservazione dei filmati delle videocamere collocate nella zona dove avevano abbandonato lo scooter usato per l'agguato. I due, infatti, avviandosi a piedi alla stazione si erano tolti il casco. La loro identificazione fu possibile perché già noti alle Forze dell’Ordine, entrambi con precedenti per terrorismo nell'ambito di un'inchiesta a Perugia. Il Tribunale di Genova nel novembre 2013 condannò Alfredo Cospito a dieci anni e otto mesi e Nicola Gai a nove anni e quattro mesi. In questa pillola viene ricostruito il percorso compiuto dai due dopo l'attentato.