IMPERIA - "Non sapevo assolutamente niente ma sospettavo in continuazione": sono le parole di una mamma il cui figlio/a (siamo volutamente generici per garantire alla donna il completo anonimato, ndr) è ospite della struttura sociosanitaria Villa Galeazza balzata agli onori delle cronache per presunti maltrattamenti a carico degli ospiti disabili.
"Sospettavo perché mi ero accorta dei lividi sul corpo di mio figlio/a e degli atteggiamenti aggressivi. Lo avevo più volte segnalato al personale, ma mi è sempre stato risposto che i lividi, ad esempio, erano causati da giochi fra i ragazzi, piuttosto che mio figlio/a era caduto/a da solo/a. Io mi arrabbiavo ma loro continuavano a darmi la stessa versione. Inoltre - continua la mamma - avevo notato atteggiamenti aggressivi assunti da mio figlio/a. Avevo anche proposto di mettere le telecamere in diversi luoghi perché episodi di violenza possono capitare ovunque".
La mamma spiega di non aver ancora avuto il coraggio di guardare i filmati resi pubblici dalla Polizia e quindi non sa se tra le vittime ci sia o meno suo/a figlio/a ma dice: "Piango da due giorni. Per un genitore il solo pensiero che un figlio/a disabile con patologie importanti venga anche solo percosso è come fare un passo all'inferno. Che sia mio figlio/a o un altro ospite la vittima di presunti maltrattamenti poco cambia. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento".