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Cronaca

Ma gli attivisti di Thousand Trees non demordono: "Ne pianteremo altre
1 minuto e 39 secondi di lettura
di Michele Varì
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Genova - Roverelle, frassini, lecci, corbezzoli: la speranza che monte Moro possa rinascere è legata a queste piante giovani sopravvissute alle fiamme.

L'incendio divampato cinque giorni sul monte Moro fa ha distrutto molti dei mille e 300 alberi piantati in un anno e mezzo dall'associazione Thousand Trees, Mille Alberi, anche grazie agli "alberi sospesi", ossia pagati dai cittadini e poi prelevati dagli attivisti, e al buon cuore di un vivaio che ha donato 500 piantine.

I volontari però non si arrendono perché molte piante sono state risparmiate dal fuoco.

Lo conferma a Primocanale Matteo Ciappina, nerviese fra i portavoce del movimento nato per piantare alberi sui versanti del monte Moro.

"La nostra speranza non è bruciata, abbiamo già tante altre piante da piantare, corbezzoli e allori, che ci sono stati regalati a Natale. Il nostro progetto parte dal fatto che gli alberi sono importanti per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, nessuno si illude, sono una piccola goccia, un segnale. Ma purtroppo vediamo da parte degli amministratori tante promesse ma poi niente di concreto, ecco il nostro gesto di piantare gli alberi vuole essere un gesto concreto".

Molti dei volontari dell'associazione, come Ciappina, sono genovesi abitanti fra il levante della città e Apparizione, i quartieri che più di altri vivono i sentieri del monte Moro che collegano il mare ai monti. "Ora siamo bloccati dai divieti della zona rossa nata dalla peste suina, ma appena sarà possibile torneremo a frequentare le alture che uniscono la città al polmone verde del monte Moro".

Non mancano le critiche agli amministratori del Comune e del Municipio Levante che avevano promesso un impianto anti incendio da un milione e mezzo di euro pronto entro la fine di gennaio e che invece non è ancora attivo e non si riesce a capire quando lo sarà: "Sarebbe stato importante per limitare i danni del rogo di cinque giorni fa" rimarca Ciappina.

Primocanale ha chiesto all'assessore del Municipio Levante Federico Bogliolo notizie sui ritardi dell'entrata in funzione dell'impianto anti incendio senza però ricevere nessuna risposta.

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