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Cronaca

I consigli di Hinnenthal, direttore del Ser.D., di Asl3: "La prevenzione parte dai primi anni di età del bambino, l'importanza del dialogo e attenti a droghe, anche alle "canne", oggi più dannose, e agli abusi di smartphone, alcol e gioco d'azzardo"
1 minuto e 41 secondi di lettura
di Michele Varì
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GENOVA - "Fare tante cose insieme, più sane, camminare in montagna, fare cena con amici, andare a un concerto dal vivo, suonare musica, partecipare a un corso, andare a vedere una mostra d'arte, uscire in barca a vela, andare in campagna, a coltivare gli olivi, tutto questo va fatto in infanzia perché poi si può riprendere in adolescenza".

Ecco cosa dovrebbe fare un buon genitore per prevenire i disagi dei propri figli. Lo dice Ina Hinnenthal,, psichiatra e psicoterapeuta, direttore del Ser. D., il servizio per la dipendenze, Asl 3, che lancia l'allarme sull'aumento dell'abuso di sostanze, l'alcol, il gioco d'azzardo, medicinali combinati con altre sostanze, i mezzi elettronici, tutte vulnerabilità, a suo dire che devono essere prevenute già durante la gravidanza e poi da bambini, per poi poterli replicare nell'adolescenza.

"Spesso questi abusi -, aggiunge la specialista - fanno stare bene e illudono di riuscire a gestire meglio la vita, con il rischio di scivolare in un comportamento che poi non riesci a controllare.

Hinnenthal avverte anche che i cannabinoidi, le "canne" oggi molto usate e tollerate, sono molto più potenti, "Il thc, la molecola degli stupefacenti, è potenziata fino a dieci volte di più rispetto alla cannabis naturale, e può indurre una sindrome psicotica e altre sindromi correlati, anche di tipo aggressivo".

"Molti danni ovviamente inducono i mezzi digitali, i social, l'abuso di cellulare, provocati dalla quantità di ore che si rubano alla socializzazione e alle relazioni con le altre persone, allo sport, alla musica, all'arte, prima si litigava di persona e i bambini giocavano facendo la lotta, ora tutto questo si fa sui social, in mondo non reale, e questo può impoverire la plasticità del cervello".

Preoccupa molto anche l'abuso di alcolici, che adesso si consumano a dosi giornaliere superiori e si associa a crack, ketamina, ecstasy e questo può sfociare in comportamenti autolesionisti e indurre in depressioni e sindromi abuliche che poi non ti danno la forza di alzarti dal divano, facendo alternare momenti di grande euforia, "Up", a profondi stati di "down", di depressione.

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