GENOVA - Anche in Liguria ci sono lavoratori costretti a rivolgersi ai Centri per l'Impiego per trovare un secondo lavoro pur avendo già un'occupazione, la conferma dallo storico dirigente per le politiche del lavoro della Regione Gianni Daniele: "Parliamo di persone che hanno contratti a tempo determinato part time o molto brevi che non riescono a uscire dalle condizioni di bisogno".
E questa è solo una delle tante spie del magma e le difficoltà in cui gravita oggi il mondo del lavoro.
Punto di riferimento di tutti sono i 14 Centri per l'Impiego sparsi in ogni provincia che hanno il compito di accompagnare i disoccupati alla ricerca di un lavoro. Nonostante la lieve crescita degli occupati rimangono troppi i lavoratori che hanno contratti precari. Buoni invece i risultati, spiega Daniele, per coloro che effettuano un tirocinio:
"I dati degli ultimi 5 anni e sino al 2023 dicono che un terzo trova lavoro nell'azienda in cui ha svolto il tirocinio e un altro terzo in un'altra azienda comunque con mansioni simili, questo significa due su tre dei tirocinanti sono collocati sul lavoro, poi è evidente che la pluralità dei contratti è ampia e non tutti trovano un lavoro a tempo indeterminato.
Daniele smentisce anche che gli stranieri prendano la fetta più grande della torta visto che la percentuale degli utenti che ha origini non italiane, extracomunitari o della comunità europea, si attesta al 15/10%
I settori in cui si trova più facilmente lavoro ormai sono delineati, come svela Cristina Zanni, della direzione Formazione Istruzione e Lavoro della Regione Liguria: "Nel settore della logistica, del manifatturiero, nel turismo, negli alberghi e nei ristoranti, molta richiesta anche dalla grande distribuzione, le grandi catene che cercano addetti alle vendite o magazzinieri o nel settore portuale, come operatori specialistici del porto e gruisti".