GENOVA - Ha ottenuto uno sconto di pena e ora può sperare di ottenere permessi e di tornare libero Sebastiano Cannella, il muratore di 59 anni che nel luglio 2022 uccise la moglie Marzia Bettino strangolandola con una corda nella dependance della loro villetta a San Biagio.
L'uomo condannato all'ergastolo in corte di Assise oggi a mezzogiorno in corte di assise di appello si è visto riconoscere le attenuanti generiche ed è stato condannato a 24 anni. I suoi legali, Mario Iavicoli e Fabio Di Salvo, hanno trovato un concordato con l'avvocato Francesco Del Deo delle parti civili e i giudici, facendo riconoscere le attenuanti generiche a Cannella: uno è quella che la moglie, la vittima, gli aveva detto di andare fuori casa proprio nel giorno per lui traumatico dei funerali della mamma, altra attenuante è il fatto che è incensurato.
Già in primo grado era stato esclusa la premeditazione che invece era stata contestata dal pubblico ministero Federico Panichi. I due figli della coppia si sono costituiti parte civile con l’avvocato Del Deo e sono stati risarciti con una provvisionale di 100 mila euro ciascuno.
Di Sebastiano Cannella si è tornato a parlare in questi giorni perché è in cella nella terza sezione dei detenuti "protetti" di Marassi con l'ex presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio Signorini, arrestato nella grande inchiesta sulla corruzione del 7 maggio scorso ha portato ai domiciliari anche il presidente della Regione Giovanni Toti e il noto terminalista del porto Aldo Spinelli.
L'avvocato Del Deo conferma che è stata anche risolto anche la avvilente vicenda dei funerali negati alla vittima che ha inflitto un'ulteriore pena ai figli. Per un errore di comunicazione la salma era stata infatti tumulata all'insaputa dei congiunti in una fossa comune. Solo dopo le denunce dei due ragazzi si è riusciti a rintracciare il feretro e i familiari hanno ottenuto di avere una tomba dove potranno andare a pregare e a deporre fiori.