GENOVA - Dopo l'interrogatorio durato 8 ore del presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, a Molo Giano, lunedì sarà la volta di Paolo Emilio Signorini, l'ex presidente dell'Autorità portuale ed ex amministratore delegato di Iren, sarà interrogato in tribunale per corruzione nella maxi inchiesta che per lui ha fatto scattare il carcere. Signorini, infatti, si trova nella casa circondariale di Marassi dallo scorso 7 maggio, nella stessa cella di Sebastiano Cannella, il muratore di 59 anni che nel luglio 2022 uccise la moglie Marzia Bettino strangolandola, che recentemente ha ottenuto uno sconto di pena a 24 anni.
Signorini si era avvalso della facoltà di non rispondere per il primo interrogatorio che si era svolto in carcere. Dopo aver studiato le carte, le novemila pagine dell'inchiesta che lo vedono citato in molti passaggi, tramite il suo avvocato ha presentato la richiesta di voler rispondere alle domande dei pm.
Le accuse a Signorini includono il presunto ricevimento di denaro, regali e favori come alloggi di lusso e fiches per il Casinò da parte del terminalista Aldo Spinelli, in cambio di agevolazioni per le sue attività portuali. Inoltre, si ipotizza che abbia favorito anche l'imprenditore Mauro Vianello, coinvolto anch'egli nell'inchiesta per corruzione.