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Cronaca

Un incidente, che avrebbe visto il giovane così ubriaco (anche se la certezza che avesse fatto abuso di alcolici o sostanze verrà confermato solo domani con l'autopsia) da cadere nonostante le ringhiere presenti nel parcheggio
1 minuto e 9 secondi di lettura
di Aurora Bottino

GENOVA - Barcollava ed era solo. Un'altra telecamera riprende Aurimas Čybas. Non solo quella della discoteca da cui era stato sbattuto fuori intorno alle 4 di notte, ma anche quella vicino al parcheggio di corso Andrea Podestà da cui è poi caduto, precipitando per oltre 20 metri in un giardino di via XX Settembre.

Diventa sempre più reale l'ipotesi dei carabinieri della Compagnia Centro, quella che vede la morte del cestista lituano di 27 anni in vacanza a Genova legata a una tragedia. Un incidente, che avrebbe visto il giovane così ubriaco (anche se la certezza che avesse fatto abuso di alcolici o sostanze verrà confermato solo domani con l'autopsia) da cadere nonostante le ringhiere presenti nel parcheggio. Il ragazzo avrebbe scavalcato una protezione alta 120 cm prima di cadere.

A confermare la ricostruzione sarebbe la ripresa di una telecamera, installata a pochi metri dal parcheggi, che mostrerebbe il giovane barcollante, camminare da solo due minuti prima della fatidica caduta. 

La teoria risulta tutt’ora incomprensibile per amici e famigliari. "Siamo increduli" ha detto a Primocanale uno dei più cari amici della famiglia Čybas, Marius Ryla. "Non torna il discorso dell'essere troppo ubriaco. Aurimas beveva poco, cercava di avere uno stile di vita sano perché era un'atleta".

Gli inquirenti non scartano comunque nessuna ipotesi. Secondo il medico legale, il corpo del 27enne avrebbe alcune ferite sulla schiena non così comuni con altri casi di cadute di oltre 20 metri.