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Cronaca

Insieme al fratello gemello Angelo Arturo Testa è indagato per corruzione elettorale con aggravante mafiosa
46 secondi di lettura
di R.P.

GENOVA - Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha respinto l'istanza di revoca della misura dell'obbligo di dimora per Italo Maurizio Testa, difeso dagli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle.

Testa, insieme al fratello gemello Angelo Arturo, è indagato per corruzione elettorale aggravato dall'avere agevolato la mafia nell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Giovanni Toti. Secondo il gip sussistono ancora i gravi indizi e le esigenze cautelari non essendo emersi elementi nuovi.

Come per il governatore Toti (per cui ieri il gip ha respinto la richiesta di revoca della misura) il "fatto che ormai si siano svolte le competizioni elettorali europee dell'8 e 9 giugno 2024 non comporta il venire meno del pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose, tenuto conto anche del fatto che, oltre alle consultazioni europee, si sono svolte anche le elezioni comunali che hanno coinvolto numerosi comuni liguri in relazione alle quali sono ancora in corso i ballottaggi".

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