Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

Ancora non chiaro se gli oggetti sono stati dimenticati o lasciati lì per scherzo o per intimidire. Dalla chiesa garantiscono: "Nessuna lite o minaccia". Negozianti e hotel danneggiati dal blocco di pedoni e traffico
1 minuto e 27 secondi di lettura
di Michele Varì
Il tuo browser è obsoleto.

GENOVA - L'allarme è cessato solo quando il presunto ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri.

Ma per l'intera mattinata un oggetto sospetto, che poi si è scoperto essere una torcia telescopica, forse di quelle usate per i giochi di luce in discoteca, con dei fogli bianchi con sopra appunti universitari di diritto, hanno tenuto con il fiato sospeso abitanti, commercianti e turisti e bloccato il traffico del centro di Genova, dalle otto del mattina e sino a dopo mezzogiorno.

L'allarme è stato lanciato dopo le otto nella basilica della centralissima piazza della Nunziata dal sacrestano senegalese della chiesta che ha subito pensato a un ordigno e ha telefonato al 112: nella chiesa poliziotti delle volanti, del commissariato Prè, gli esperti della scientifica e gli artificieri.

E' toccato a uno di loro indossare le protezioni anti esplosivi: dal casco agli stivaloni e i guanti, ed effettuare il sopralluogo nella chiesa per verificare cosa fosse quell'oggetto. Il sospetto ordigno, rinvenuto su un altare minore della basilica, è stato traferito con con cautela attrezzature speciali all'esterno, nella rotatoria della piazza: qui è stato fatto brillare con un robottino dagli artificieri. Solo allora si è scoperto che non era una bomba, ma per ora nessuna certezza su chi può averlo lato lì per quale motivo. Un segnale, o una semplice dimenticanza? Dalla chiesa, che è il punto di riferimento di Sant'Egidio, l'associazione da sempre al fianco di clochard e migranti, negano di litigi e minacce.

Per chiarirlo la polizia ha avviato delle indagini che partono dall'esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza della chiesa.

Il blocco del traffico ha creato disagi alla viabilità dell'intero centro e di Castelletto e danni alle attività dei commercianti, come una parrucchiera che ha ammesso di essere stata costretta ad annullare tutti e cinque appuntamenti fissati per la mattinata.