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Cronaca

L'ex ministro: “Processo nato sul nulla e finito nel nulla”
1 minuto e 2 secondi di lettura
di Alessandra Boero

Claudio Scajola, ex ministro, attuale sindaco di Imperia e presidente dell'omonima provincia commenta la sentenza della Corte d'Appello di Reggio Calabria che lo ha prosciolto, per intervenuta prescrizione, dall'accusa di procurata inosservanza della pena per aver favorita la latitanza di Amadeo Matacena, ex parlamentare di Forza Italia.

Si chiude un lungo periodo di sofferenza della mia vita. Un periodo segnato da accuse infamanti, che via via sono cadute, come era scontato che fosse, date le anomalie e le incongruenze che avrebbero potuto distruggere la mia fiducia nella Giustizia. Un processo che si è trascinato troppo a lungo, per finire nel nulla, perché sul nulla era basato.

Restano le ferite non rimarginabili e i danni che questa vicenda, anche con la macchina mediatica del fango che l'ha accompagnata, ha causato a me e alla mia famiglia. Ho sempre ribadito a gran voce di aver agito correttamente e, per questo motivo, ho affrontato a testa alta ogni avversità, presentandomi ad ognuna delle udienze qui a Reggio Calabria, in qualsiasi condizione fisica o psicologica, spinto dal desiderio di far emergere la verità, per me e per le persone che mi vogliono bene.

Da oggi, questa storia appartiene al passato. Anche a 76 anni continuo a guardare al futuro, con la serenità del cuore.”.