CHIAVARI - Venti dipendenti licenziati con una call: è successo a Wyscout, azienda chiavarese che gestisce una piattaforma informatica sul calcio usata in tutto il mondo dagli addetti ai lavori per vedere le partite sia dei campionati maggiori che di quelli giovanili e scoprire giovani talenti.
Nel 2019 Wyscout è stata acquistata dal colosso americano Hudl, con sede in Nebraska, e proprio dai nuovi proprietari sarebbe arrivata la decisione di trasferire tre reparti in India e licenziare 20 dipendenti che lavorano nella sede di Chiavari.
Al momento i dipendenti sono stati informati da un paio di settimane del licenziamento, previsto per metà settembre, ma non hanno ancora ricevuto una lettera ufficiale. Venerdì si terrà un incontro tra l'azienda e le sigle sindacali per chiarire la situazione.
Ma oltre il danno c'è la beffa: a formare i dipendenti indiani sono stati proprio i lavoratori chiavaresi su richiesta dell'azienda. Hudl infatti ha una sede a Mumbai e con l'aumentare dei carichi di lavoro dovuto alla fusione ha incaricato i reparti di Chiavari di istruire i colleghi indiani, sia da remoto che con viaggi in India.
"Da anni HUDL ha letteralmente fagocitato il mercato con speculazioni e manovre volte ad assicurarsi il monopolio in questo settore in forte ascesa, fino all’acquisto di WyScout, un’azienda orgoglio della Liguria, salvo comunicare a 20 dipendenti che il loro reparto sarà chiuso per essere trasferito in India – commenta Fabio Servidei di Uiltucs Liguria –. Ci rendiamo conto di avere a che fare con un gigante internazionale, ma chiediamo il massimo supporto delle istituzioni liguri per difendere 20 famiglie che da un giorno all’altro rischiano di perdere tutto e anche per rimarcare che questa regione deve tutelare il settore sportivo, che è un nostro vanto. Siamo la Regione proporzionalmente più rappresentata alle Olimpiadi, Genova è capitale dello sport 2024: abbiamo il dovere di tutelare che dello sport ha fatto un mestiere in Liguria e rischia ora di essere tradito da una globalizzazione incontrollata".